martedì 30 dicembre 2008

lunedì 29 dicembre 2008

Emergency

Adotta un ospedale

Fino a oggi Emergency ha curato più di 3 milioni di persone.

Molte altre ancora potremo curarne nelle nostre strutture in Afganistan, Cambogia, Iraq, Italia, Sierra Leone e Sudan e in quelle attualmente in costruzione o in fase di avvio (i centri sanitari pediatrici di Bangui - nella Repubblica Centrafricana - e di Nyala, in Sud Darfur - Sudan).

Per questo abbiamo bisogno del tuo aiuto. Quest'anno, per Natale, decidi di fare un regalo ad Emergency: sottoscrivendo un RID parteciperai in modo diretto e continuativo alla nostra attività, "adottando" Emergency o uno dei suoi ospedali.

Anche con un contributo mensile limitato, potrai permetterci di programmare con maggiore sicurezza gli impegni che ci aspettano per il prossimo anno.


Adotta subito.




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Gita sul Nilo


Ciao a tutti e tutte che seguite questo blog vi scrivo poche righe, perché non ho la sicurezza che la connessione regga. Qui va tutto come avete visto il Natale l'abbiamo festeggiato anche qua, il 26 ci è scapata anche la gita sul Nilo e una vista ad un suq (mercato). Per il resto del tempo si sta in ospedale a lavorare, oggi ho fatto la prima selezione per l'assunzione di un nuovo tecnico di rad, in inglese che sta migliorando di giorno in giorno grazie a le speciali insegnanti che sono colleghe di rad.
Un particolare saluto a zio Enzo Felice Anno Nuovo.

giovedì 25 dicembre 2008

Gran pranzo a Riad (quartiere dove abitiamo)

25 dec 2008
Antipasti di salame, bresaola, sfogliatelle di pere e gorgonzola, insalata russa e di polpo e infine patè d’oca, per primo come si è già detto tortellini in brodo e per secondo arrosto morto di vitella innaffiato con buon rosso del Friuli, torta al cacao e infine caffé e whisky. Veramente un gran pranzo, riuniti tutti quanti anche gli ospiti Mamoura (l’altra casa di Emergency), tranne qualcuno che ha il turno al Salam.
BUON NATALE MERRY CHRISTMAS A TUTTI E TUTTE





















































Ps e non merry critsmars come è scritto nella torta

Che fortuna quest’anno Natale è di giovedì

24 dec 2008
Nella vita tutto è relativo non c’è niente di assoluto, a parte l’aria ma neppure quella con il clima che cambia in peggio, ecco è l’atto con cui la introduciamo è assoluto.
A parte la parentesi filosofica, qui in Sudan noi internazionali abbiamo avuto una botta di culo weekend lungo con festa giovedì perché è Natale, venerdì riposo settimanale.
La vigilia riesco a liberarmi del lavoro in ospedale per sistemare alcune faccende burocratiche. Con Francesco, l’amministratore andiamo in centro io per consegnare i dosimetri all’Istituto di Fisica per la lettura e Francesco in giro per banche e alla Petronas (Industria petrolifera Malese) per chiedere sponsorizzazioni, si rientra al Salam a mezzogiorno e fino alle 5 del pomeriggio a discutere i turni delle Tecniche del prossimo mese.
Al rientro in casa il clima natalizio è nell’aria nella sala da pranzo ci sono Sauro e company che fanno i tortellini per il pranzo di Natale, il tempo di docciarmi e partecipo anch’io. Cito Sauro perchè da buon bolognese di un certo peso e buongustaio si fatto preparare e mandare dalla cara mamma 3 kg di ripieno per tortellini per la pasta si è provveduto qui.
Non c’è stato cenone ma il clima è stato allietato dall’arrivo del container dall’Italia con tutte le cose introvabili qui in Sudan la BIRRA e una bottiglia di Campari regalataci da Gino e con vari dolci e anche il panettone. L’arrivo delle bevande è stata una cosa gradita a tutti quanti dopo mesi d’astinenza forzata.

lunedì 22 dicembre 2008

La connessione ad internet va e viene e per tanto non riesco ad aggiornare il blog costantemente. Ma quando funziona e una cosa incredibile, domenica ho ascoltato la radiocronaca della partita Cagliari-Reggina di RADIOLINA.
E' strano ma qui la settimana lavorativa incomincia di sabato, dopo il venerdì libero passato in piscina, il sabato è il nostro lunedì e via dicendo.

venerdì 19 dicembre 2008

Ho stretto la mano a Gino Strada

Per problemi di connesione è impossibile inviare foto.

Ho stretto la mano a Gino Strada
Sabato mattina il primo giorno al Salam. Siamo in due nuovi io e Margaret, ci siamo incontrati in aereo a Francoforte, ci hanno concesso qualche ora di riposo in più, ma il giorno dopo l’arrivo alle 9.30 eravamo al Salam Center di Khartoun, giro di presentazione in amministrazione e poi tour per i reparti. La terapia intensiva ICU, sale operatorie, laboratorio di cateterismo hanno gli ingressi obbligati attraverso le changing room locali dove tutti quanti, ma tutti, ci si cambia la divisa.
In una sala operatoria, intento a richiudere un difetto interatriale, mi presentano a Gino che mi da il benvenuto. Altra visita in terapia intensiva altro cambio di divise. Qui l’igiene viene rispettata seriamente, mi raccontano che ci sono differenti percorsi per il materiale pulito e sporco. Anche la barella e gli infermieri che portano il paziente dal reparto in cath lab si fermano nella zona filtro e affidano il paziente al personale del cath lab. All’una siamo andati in mensa e pomeriggio sono stato in radiologia a conoscere il personale, c’erano due giovani colleghe delle 5 con cui lavorerò.
Prima di andare via di sfuggita vedo una figura di uomo alto con barba incolta mi affaccio nello studio e vedo Gino che sta colloquiando con collaboratore, attendo qualche attimo che si liberi, mi accoglie cordialmente stringendogli la mano, facendogli i complimenti per il centro e facendogli sapere che sono onorato a lavorare per Emergency, tutto questo dandogli del lei, mi fa sapere che ci si da del tu tra tutti quanti, lui compreso, il giorno dopo ci incontriamo in una changing room dove ci cambiamo insieme.

Prima uscita
Dopo quattro giorni la prima uscita, oltre il Salam, alla “mitica farmacia” a circa 500 metri da casa. Sei di pomeriggio io e Margaret cogliamo la palla al balzo raccogliendo l’invito di Romina per accompagnarla in farmacia, pur di uscire va bene qualunque posto. La farmacia, cosi c’è scritto nell’insegna, ma, in effetti, è un emporio, dove, oltre a un piccolo spazio dedicato ai farmaci, ci trovi di tutto dalla nutella ai cellulari, bibite, patatine, pile comprese. Nei giorni seguenti parlando con gli altri, anche a loro è successa la stessa cosa, il primo luogo che hanno visitato e la “mitica farmacia”.

Venerdì la prima giornata libera
Sveglia con calma alle 8.30, colazione rilassata con succo d’arance del Darfur, buonissima, crostata con marmellata e caffé, in sala da pranzo ci siamo io Katalin e Alfonsina, appena rientrata dalla notte, ci si domanda cosa fare nel giorno di festa, Sudan paese musulmano, basta poco decidere: in piscina al German Club. Dopo 15 minuti siamo nella strada principale attendendo il bus, l’attesa è breve perché i mezzi non sono proprio come i bus, ma dei pulmini privati di 20 posti che 1 pound (33 cent €) ti portano ovunque. Il German Club piscina, campi tennis, sdrai, ombrelloni, prato verde qualche albero, non è male. Ci trovi la maggior parte degl’internazionali (Nazioni Unite, Organizzazioni Non Governative, diplomatici) e qualche famigliola locale sicuramente facoltosa, i 5 € d’ingresso non sono per tutti.

martedì 16 dicembre 2008

16 dic. 2008 Khartoum 35°

Due delle 5 tecniche di radiologia

Il sorriso

Il senso dell'ordine e pulizia dell'ospedale

La casa è una vecchia palazzina di tre piani con circa 40 grandi stanze la maggior parte singole con un bagno ogni tre stanze. Siamo in tanti a viverci ancora non so bene ma sicuramente più di 40 ospiti. In Emergency ha un'altra casa dove ci sono altri 20 persone. E' in fase di costruzione la nouva guest house vicino l'ospedale.

C’è il personale locale che cucina, pulisce, lava la roba, fa la guardia. La colazione il pranzo e la cena c’è la serviamo e poi sparecchiamo e stop. Ma in compenso LAVORIAMO.

Per lo staff internazionale (cioè noi) che non deve garantire la presenza di 24 ore in genere lavora dal sabato al giovedì (domenica compresa) dalle 8.00 alle 16.00 con pausa pranzo, nessuno timbra cartellini e nessuno controlla ma vi giuro che tutti rispettano l’orario. Il venerdì RIPOSO.

domenica 14 dicembre 2008

Oggi è domenica giornata di riposo non qui in Sudan. Stamane sveglia alle 7,15 un po' in ritardo, ho messo male la sveglia, senza fare colazione di corsa a prendere il "transport" (pulmino) per l'ospedale, quello delle 7.30 era già partito, il successivo sarebbe stato alle 9.00, ma non ero l'unico in ritardo e dunque è stata un vettura extra che ci ha portato in ospedale. Ho pensato che figura ci farò già dal secondo giorno di lavoro. Il primo è stato sabato ma è stato un tour dell'ospedale conoscere persone. E invece è andato tutto bene alle 8.30 ero in sala di emodinamica e non era incominciato ancora niente. Primo caso un bimbetta di 5 anni con stenosi polmonare e poi si è scoperto un difetto interatriale, la bimba è stata brava anzi bravissima tutto il tempo senza fiatare, solo un lacrimuccia alla fine è scesa sul suo viso.
Sono seguiti altri due esami con l'intervallo alle 13 per andare in mensa e poi prendere un caffe tipico aromatizzato allo ginseng zenzero nelle baracche di fronte l'ospedale.
Uscita dall'ospedale alle 17.00. Qui si lavora per davvero con ritmi occidentali non africani.

http://www.emergency.it/menu.php?A=002&SA=030&P=187&ln=It

sabato 13 dicembre 2008

l'arrivo

Lo stress non c'è più. Nonostante tutte le robe che ci sono da fare prima di tutte le partenze. Eccomi arrivato e qui le prime foto.

Cortile del Centro Salam Khartoum Sudan

Khartoum Sudan

lunedì 8 dicembre 2008

Venerdì 5 dicembre 2008 mi hanno confermato la data della partenza: sarà il 12 dicembre alle 6.50 da Fiumicino rotta Khartun (Sudan) via Francoforte, dovrò partire da Cagliari il giorno prima.
Mancano circa tre giorni alla partenza e devo fare ancora tante cose...
Il dentista deve concludere ancora qualcosa, devo ritirare i soldi da lasciare ai miei per pagare il mutuo e anche il dentista, ci si mette anche l'Immacolata con le Poste chiuse, la chiusura del rendiconto del condominio, salutare amici e amiche, ma cosa porterò in valigia? Dimenticavo devo prenotarmi un albergo vicino a Fiumicino.
Vorrei essere già lì come sei anni fa

Eritrea 2002